Ordinamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell'Antichità

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Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo

Il corso di laurea magistrale in Scienze dell'Antichità si propone di fornire allo studente una formazione avanzata nel campo del sapere antichistico, consentendo allo studente di acquisire competenze specialistiche nell'ambito degli studi classici e della loro fortuna. Queste competenze, strutturate secondo una pluralità di approcci e prospettive, sono spendibili in molteplici settori, pubblici (attività museale, di ricerca, di insegnamento) e privati (enti culturali, editoriali, scuole private).

Lo studente consegue competenze organizzative, di pianificazione e sviluppo di progetti autonomi, che superano le sole conoscenze umanistiche e che lo metteranno in condizione di affrontare mondi lavorativi complessi con uno spiccato senso di disciplina, spirito critico e attenzione ai particolari.

Durante il percorso formativo lo studente attraversa le seguenti Aree:

- Area di apprendimento 1, Area delle lingue e letterature classiche i cui contenuti principali sono: gli strumenti e le metodologie della ricerca filologica e linguistica, necessari a collocare i testi nei loro specifici contesti di appartenenza e a seguirne gli sviluppi nelle epoche successive; gli strumenti della critica letteraria utili alla lettura e all'interpretazione scientifica delle opere letterarie in lingua greca e latina dalle origini fino alla fine dell'età antica (insegnamenti afferenti ai settori scientifico disciplinari L-FIL-LET/04, L-FIL-LET02).

- Area di apprendimento 2, Area della storia – storia antica e geografia i cui contenuti principali sono: gli strumenti e le metodologie di ricerca riguardanti gli studi sulla storia e le antichità del mondo greco e romano, a partire dalle più antiche attestazioni fino alla fine dell'età antica, mediante l'impiego di adeguati strumenti e metodologie di ricerca, comprese in particolare l'epigrafia, l'esegesi delle fonti, la geografia storica e la storia economica e sociale (insegnamenti afferenti ai settori scientifico disciplinari L/ANT/02, L-ANT/03, M-GGR/01, L-FIL-LET/06).

- Area di apprendimento 3, Area delle discipline metodologiche e linguistiche i cui contenuti principali sono: la capacità di analizzare testi e documenti della civiltà classica dal punto di vista filologico e storico; gli strumenti filologici e linguistici che consentono un accesso scientifico e controllato ai testi letterari classici e alle fonti documentarie. L'ampliamento e l'approfondimento di queste conoscenze, rispetto a quelle acquisite nella laurea di I livello, permettono al laureato di affrontare tematiche originali applicando in modo autonomo i principali strumenti di indagine acquisiti nel corso del percorso formativo (insegnamenti afferenti ai settori scientifico disciplinari L-FIL-LET/12).

Il Corso di Studio costituisce uno strumento formativo particolarmente utile alla preparazione a un eventuale accesso al mondo dell'insegnamento nell'ambito della pubblica istruzione, attraverso la partecipazione alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l'insegnamento secondario, qualora siano stati acquisiti crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori come previsto dalla legislazione vigente.

I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono:

a) aver acquisito una preparazione approfondita nel settore della filologia e delle letterature dell'antichità, della loro fortuna, e in quello della storia antica;

b) possedere avanzate competenze nel campo delle discipline filologiche, nonché delle tecniche di ricerca richieste per il reperimento e l'uso critico delle fonti;

c) possedere una conoscenza teorica approfondita nel campo delle lingue e letterature dell'antichità greca e latina, del loro contesto storico e culturale, della loro fortuna in età moderna, con conoscenza diretta dei classici, nonché una formazione approfondita nella storia antica;

d) essere in grado di utilizzare pienamente i principali strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza;

e) essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.

Compatibilmente con gli sbocchi professionali previsti dal corso di laurea (Revisori dei testi; Archivisti; Bibliotecari; Curatori e conservatori di musei; Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche), il laureato sarà in grado di svolgere funzioni di elevata responsabilità nel campo dell'industria culturale ed editoriale; nelle istituzioni specifiche, come archivi di stato, biblioteche, sovrintendenze, centri culturali, fondazioni; negli organismi e unità di studio presso enti ed istituzioni, pubbliche e private, sia italiane che straniere. Il corso è finalizzato inoltre all'acquisizione di capacità atte a consentire l'accesso a livelli formativi superiori, proseguendo negli studi di III ciclo (dottorato di ricerca, specializzazione ai fini dell'insegnamento e master universitari di II livello).

I suddetti obiettivi formativi saranno conseguiti tramite lezioni frontali, seminari e attraverso lo studio individuale, guidato dai docenti, nell'ambito delle attività formative attivate nelle aree di apprendimento poco sopra ricordate con i relativi SSD.

La laurea magistrale in Scienze dell'Antichità viene conseguita al termine di un corso della durata di due anni, equivalenti all'acquisizione di 120 crediti formativi universitari, compresi i crediti a scelta libera dello studente (9 CFU). Per il conseguimento del titolo è previsto il superamento di un massimo di 12 esami e la discussione di una tesi finale (18 CFU).

 

Conoscenze richieste per l'accesso

Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell'Antichità occorre essere in possesso, ai sensi del D.M. 270/2004, della laurea o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.

Secondo quanto previsto dal Regolamento didattico d'Ateneo e dal Regolamento didattico del corso di laurea, l'accesso alla laurea magistrale in Scienze dell'Antichità previsto per i laureati delle classi di laurea Lettere (L-10 D.M. 270/04; 5 D.M. 509/99) e Beni culturali (L-1 D.M. 270/04; 13 D.M. 509/99) che abbiano acquisito un totale di almeno 60 CFU nei seguenti S.S.D.:

 

- L-ANT/02 - Storia greca 9 CFU

- L-ANT/03 - Storia romana 9 CFU

- L-FIL-LET/02 - Lingua e letteratura greca 15 CFU

- L-FIL-LET/04 - Lingua e letteratura latina 12 CFU

- L-FIL-LET/12 Linguistica italiana 6 CFU

- L-LIN/01 - Glottologia e Linguistica 9 CFU

 

Sono ammessi, inoltre, i laureati provenienti da altre classi di laurea e quanti siano in possesso di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dal Dipartimento di Studi Umanistici su proposta del Consiglio di Corso di Laurea e ratificato dal Senato Accademico, che abbiano acquisito almeno 90 CFU nei seguenti S.S.D.:

 

- L-FIL-LET/10 - Letteratura italiana 9 CFU

- L-ANT/02 - Storia greca 9 CFU

- L-ANT/03 - Storia romana 9 CFU

- M-STO/01 - Storia medievale 6 CFU

- L-FIL-LET/02 - Lingua e letteratura greca 15 CFU

- L-FIL-LET/04 - Lingua e letteratura latina 12 CFU

- L-ANT/07 - Archeologia classica 9 CFU

- L-LIN/01 - Glottologia e Linguistica 9 CFU

- L-FIL-LET/12 Linguistica italiana 6 CFU

- M-STO/02 - Storia moderna 6 CFU

 

L'adeguata preparazione personale richiesta per l'accesso alla laurea magistrale in Scienze dell'Antichità sarà fondata sulla conoscenza approfondita degli ambiti classico-filologico, letterario, storico e linguistico, su una solida capacità di pieno uso espositivo ed argomentativo dell'italiano, sia in forma scritta che orale, nonché su un'elevata conoscenza di almeno una lingua straniera dell'Unione Europea e dei principali strumenti informatici. Relativamente alla conoscenza della lingua straniera il livello richiesto per il superamento del test è il B2 del Quadro Comune Europeo delle Lingue.

L'adeguata preparazione personale verrà verificata all'inizio dell'anno accademico attraverso una prova obbligatoria, le cui modalità saranno precisate nel bando di ammissione e nella sezione "ammissione" del sito del Corso di studio.

Caratteristiche della prova finale

La Laurea Magistrale in Scienze dell'Antichità si consegue previo superamento di una prova finale, che consiste nella presentazione e discussione pubblica di una tesi originale e di provato valore scientifico, elaborata dallo studente su un argomento scelto nell'ambito degli insegnamenti seguiti. Per sostenere la prova finale prevista per il conseguimento del titolo di studio, lo studente deve aver acquisito tutti i crediti previsti dall'Ordinamento Didattico e dal suo piano di studi tranne quelli relativi alla prova finale stessa, ed essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi universitari.

 

Ai fini del superamento della prova finale è necessario conseguire il punteggio minimo di sessantasei centodecimi. Il punteggio massimo è di centodieci centodecimi in aggiunta al quale è possibile attribuire la lode. L'eventuale attribuzione della lode è subordinata all'accertata rilevanza dei risultati raggiunti dal candidato e alla valutazione unanime della commissione. La valutazione finale è costituita dalla somma della media dei voti riportati nelle attività formative, pesati sulla base dei crediti attribuiti a ciascuna di esse. Il punteggio finale viene arrotondato all'intero più vicino. La tesi di Laurea Magistrale è elaborata dallo studente sotto la guida di un relatore e di un correlatore.

 

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

In base agli obiettivi formativi specifici e ai risultati di apprendimento sopra esposti per il laureato del corso di laurea magistrale in Filologia, letterature e storia dell'antichità si possono delineare i seguenti ruoli occupazionali:

a) Insegnanti di discipline umanistiche e storiche nella scuola, una volta completato il processo di abilitazione all'insegnamento e superati i concorsi previsti dalla normativa vigente.

b) Professionisti negli enti pubblici e privati a carattere culturale (biblioteche, archivi, soprintendenze, musei, fondazioni), sia in Italia che all'estero.